A Londra una mostra ci chiede di interrogarci sul nostro rapporto con il latte
L'apparentemente semplice bevanda del latte è in realtà oggetto di accese discussioni e opinioni forti in molti ambienti: alcuni vedono questo liquido bianco come parte di una dieta sana e nutriente, mentre altri lo accusano di mali di ogni genere (da quelli digestivi a quelli etici e ambientali). ). Quindi è perfettamente logico che la Wellcome Collection di Londra dedichi una grande mostra a questa bevanda ampiamente consumata che provoca dibattito.
La mostra "Latte" esamina l'attaccamento della nostra società a questa bevanda, il cui nome si riferisce sia al latte materno che al latte di origine animale e vegetale. I curatori Marianne Templeton e Honor Beddard hanno riunito oltre 150 pezzi da esporre nelle gallerie della Wellcome Collection. Tra questi ci sono oggetti comunemente usati per l'alimentazione dei neonati e nella produzione agricola, così come opere d'arte contemporanea di Julia Bornefeld, Sarah Pucill, Hetain Patel e Lucy + Jorge Orta, tra gli altri.
Il percorso espositivo inizia ripercorrendo la storia del latte attraverso i secoli. Mentre è generalmente riconosciuto che i nostri antenati consumavano latticini già dai tempi dell’invenzione dell’agricoltura, gli scienziati del programma scientifico LeCHE sostengono che questa pratica risale in realtà al Neolitico. Nel corso dei secoli, il latte e i latticini sono diventati parte integrante dell’alimentazione umana in molte culture, spingendo gli scienziati a dare un’occhiata più da vicino. Nella storia recente, scienziati e nutrizionisti hanno attribuito una moltitudine di virtù ai latticini, poiché tali prodotti costituiscono un’importante fonte di calcio, proteine e vitamine, anche se oggi queste proprietà sono sempre più messe in discussione.
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All'inizio del XX secolo le autorità pubbliche cominciarono a incoraggiare il consumo di latte soprattutto tra i bambini, ma anche tra gli adulti. La mostra "Milk" comprende una serie di manifesti pubblicitari vintage che descrivono il latte come un alimento sano per i più piccoli. Qualcuno addirittura descrive la bevanda come la "spina dorsale della giovane Gran Bretagna". Nel frattempo, nel 1946, fu introdotta la distribuzione giornaliera gratuita di latte nelle scuole britanniche per frenare la malnutrizione tra gli scolari. Margaret Thatcher, allora ministro dell'Istruzione, la abolì nel 1972, guadagnandosi il soprannome di "ladra di latte".
Una bevanda iconica per la specie umana
I visitatori della mostra "Milk" della Wellcome Collection vengono informati anche sull'aspetto incredibilmente politico, in ogni senso del termine, del latte. Ciò è particolarmente evidente in "White", una video installazione creata da Danielle Dean appositamente per questa mostra. In esso, l'artista britannico-americano spiega come l'agricoltura lattiero-casearia ha rimodellato i paesaggi naturali della Nuova Zelanda, in particolare quelli abitati dalle tribù indigene Maori. In un altro punto della mostra, una rivista indipendente del 2015 ripercorre uno degli episodi meno conosciuti del conflitto israelo-palestinese. Durante la Prima Intifada (1987-1993), un gruppo di attivisti e intellettuali di Beit Sahour in Cisgiordania acquistò 18 mucche per aggirare il monopolio della distribuzione del latte imposto dalle autorità israeliane. Un atto di disobbedienza civile che renderebbe questi bovini un simbolo dell’orgoglio palestinese.
L'esposizione è incentrata sul latte di origine animale, ma anche sul latte umano. Una videoinstallazione di Ilana Harris-Babou, intitolata "Let Down Reflex", utilizza le testimonianze di alcune donne della famiglia dell'artista americana per incoraggiare i visitatori a ripensare la propria immagine dell'allattamento al seno e, più in generale, della maternità. Pochi metri più in là, un’installazione di Jess Dobkin si interroga sul destino del latte materno, elemento nutritivo iconico della specie umana ma soggetto a una regolamentazione severa in molti Paesi.
La mostra "Milk" durerà fino al 10 settembre alla Wellcome Collection di Londra.
Una bevanda iconica per la specie umana